Alle domande che cos’è la Borsa e quali sono le tipologie degli strumenti finanziari a disposizione di tutti i cittadini-risparmiatori viene in soccorso Einstein secondo cui «ogni cosa deve essere resa semplice quanto più possibile, ma non di più». Ma se l’esterofilia degli economisti finanziari non aiuta a districarsi nel mondo dei mercati borsistici, il rigore nell’interpretazione dei dati conduce a una perplessità: se gli italiani sono più avversi al rischio, per ragioni storico-culturali, rispetto ai vicini tedeschi o francesi, perché detengono in portafoglio una quota di azioni maggiore e vicina a quella degli statunitensi? Due le possibili risposte: banche, sim e sgr non fanno bene il loro mestiere nel valutare il profilo di rischio dell’investitore; banche, sim e sgr tendono a vendere prodotti a più alte commissioni (es. fondi comuni azionari e non exchange traded funds). Unica la raccomandazione: acquisire maggiore consapevolezza dei propri risparmi e occuparsi dei propri soldi non vuol dire diventare degli esperti di finanza, ma iniziare a comportarsi con la propria banca così come farebbe un ipocondriaco con il proprio medico.
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