mercoledì 5 dicembre 2007

14ma puntata. Incentivi all'energia pulita

Con le tecnologie disponibili le fonti rinnovabili non sono certamente in grado di risolvere il problema energetico (maggiore richiesta di energia elettrica, dipendenza da gas e petrolio, emissione di gas serra), ma il ritardo verso gli altri Paesi europei è in incolmabile e aumenterà esponenzialmente perché non riusciamo a brevettare la tecnologia per produrre energia pulita ad alto rendimento. In Italia il conto energia (DM 19 febbraio 2007) permette a cittadini e imprese di usufruire di interessanti incentivi alla produzione di energia elettrica mediante conversione fotovoltaica della fonte solare; tuttavia i meccanismi di incentivazione alla produzione di energia pulita sono poco chiari rispetto a quelli sperimentati in Germania, dove l’incentivo è studiato con attenzione per offrire certezze in termini di rientro economico dall’investimento nelle varie tipologie di impianto energetico.


Le fonti rinnovabili sono richiamate in tutti i documenti di politica energetica regionali, ma il livello di produzione di energia pulita nel Centro-Nord risulta ancora inferiore a quello potenziale. Al 31 dicembre 2005, solo il 16,5% del consumo complessivo di elettricità nelle quattro regioni del Centro-Nord (pari a 60.943 GWh) è stato soddisfatto attraverso il ricorso alle energie rinnovabili. La percentuale aumenta al 21,6% quando ci si riferisce al contributo del Centro-Nord alla produzione rinnovabile in Italia da fonte idrica, eolica solare, geotermica, biomasse e recupero rifiuti. I dati emergono dalle ultime statistiche È quanto emerge dalle statistiche, aggiornate al 31 dicembre 2005, del Gestore dei Servizi Elettrici (GSE) sull’effettiva produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile.
Tra le regioni del Centro-Nord, alla Toscana spetta il primato di maggiore produttore di energia pulita con 6.074,1 GWh e 143 impianti alimentati da fonti rinnovabili (IAFR). Inoltre, questa regione è l’unica in Italia a ricorrere all’uso di energia geotermica, generata per mezzo di fonti geologiche di calore, con 31 centrali geotermoelettriche in esercizio per una potenza complessiva installata di 711 MW installati e una produzione totale di 5324,5 GWh (pari all’87,6% di tutta l’energia pulita prodotta in Toscana).
In Emilia-Romagna, invece, più della metà dell’energia pulita (908,8 GWh) viene prodotta attraverso l’utilizzo delle biomasse, sostanze di origine animale e vegetale, e il recupero dei rifiuti solidi urbani. Al 31 dicembre 2005 in questa regione risultano in esercizio 105 impianti alimentati da fonte rinnovabile, di cui 62 sfruttano l’energia idrica, 41 quella delle biomasse e dei rifiuti, 2 quella eolica.
Le statistiche sulle fonti rinnovabili in Umbria mostrano un elevato tasso di efficienza nello sfruttamento dell’energia idrica: solo 28 impianti per produrre complessivamente 1543,5 GWh (le vicine Marche con il triplo degli centrali idroelettriche riescono a produrne solo un terzo) che fanno avvicinare il dato alla producibilità dell’Emilia-Romagna. A pesare in questa regione è l’assenza di impianti qualificati solari termici, fotovoltaico e geotermici.
Basso è il contributo delle Marche alla produzione di energia pulita (solo 628 GWh) pari al 6,2% dell’energia rinnovabile prodotta nel Centro-Nord e all’1,2% di quella in Italia. Il dato risulta anche da un’assente diversificazione nelle fonti rinnovabili, in particolare non sono stati costruiti impianti energetici di natura solare, eolica e geotermica. In questa regione 94 impianti su 102 sono impiegati a produrre energia idroelettrica per una potenza installata di 218,3 e una producibilità di 582,2 GWh (pari al 92,7% di tutta l’energia pulita prodotta nelle Marche).
(Fonte: 27/06/2007, Marco Marcatili,
Il Sole 24 Ore Centro Nord)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Caro Marco lascio il mio modesto commento al termine del ciclo delle tre puntate che hai dedicato all'energia, tema che hai affrontato con la chiarezza e la competenza che ti contraddistinguono, che tutti abbiamo avuto modo di apprezzare nelle puntate precedenti. Quello dell'energia è un tema importantissimo sul quale si gioca il futuro di tutta l'umanità e di cui tutti noi dobbiamo prendere coscienza. Secondo me è questo il punto da cui partire per fare le varie considerazioni e cioè che ognuno di noi oggi deve porsi il problema dell'energia e cercare di porvi rimedio con piccoli accorgimenti quotidiani che costano pochi sacrifici e comportano un guadagno in termini di soldi e salute dell'ambiente; lo so è poco perchè come dici tu il 70% del totale dei fabbisogni deriva dalle imprese, ma comunque è un punto da cui partire. Quindi ben vengano il risparmio energetico e gli incentivi ma il compito della politica, perchè il problema è innanzi tutto politico,non si può limitare a questo. Non è possibile che in un paese come il nostro manchi un serio piano energetico nazionale, come spesso ho sentito ripetere da un mio professore di Gestione dell'energia; non è possibile che non vengano incentivati studi su fonti alternative e sul miglioramento delle tecnologie in termini di efficienza, che potrebbero liberarci dalla morsa dei paesi da cui dipendiamo per le risorse energetiche (ce lo ricordiamo tutti ciò che è successo lo scorso inverno con il gas...) e che l'unica alternativa che viene proposta sia il nucleare, che come hai spiegato comporta costi enormi che non lo rendono economicamente conveniente e non secondario è il problema delle scorie ( da 20 anni siamo usciti dal nucleare e ancora non sappiamo dove mettere quelle che già abbiamo) che soprattutto quelle di terzo grado (combustibile esausto), ci mettono 250000 anni per decadere (una bella eredità per le generazioni future). I nostri politici non sembrano tenere conto di queste cose! Ben venga uno studio sul nucleare di 4a generazione a fusione, ma il probblema che mi pongo è se abbiamo le competenze necessarie dato che è da un po' che siamo usciti da tale tecnologia. E poi i risultati si avranno tra 20 o 30 anni; troppo tempo, dobbiamo puntare su altre risorse prima su tutte il risparmio energetico. Mi sono dilungato ma di cose da dire ce ne sono davvero tante e mi piacerebbe che altri scrivessero un commento su queste tematiche perchè il problema c'è ed è cruciale per il nostro futuro e dobbiamo tutti, lo ripeto, prenderne atto e discuterci su. Ciao.