Da levante un Paese fortemente ideologizzato, ma che ha relegato all’economia e alla globalizzazione la svolta verso la prosperità e la centralità sullo scacchiere internazionale. Da ponente un Paese che, nonostante la sua vocazione a presidiare i mercati internazionali, fatica ad allargare i propri orizzonti geografici e recepire i vantaggi del villaggio globale. In tutti i casi la politica sembra quasi essersi fatta da parte per lasciare spazio all’economia, ma una volta prodotto lo sviluppo, manca la cultura per gestire quelle contraddizioni e quei luoghi comuni che ormai sono entrati nel nostro Dna.
È la Cina in Italia e l’Italia in Cina: l’itinerario culturale proposto per il 2011 da alcuni giovani sul territorio, all’interno del Progetto Anima Mundi, supportato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Monte Urano e della Provincia di Fermo, che si concretizzerà in una serie di iniziative interattive e aperte alla cittadinanza. La prima sarà in programma giovedì 31 marzo presso il Cineteatro Arlecchino di Monte Urano (FM), con un incontro sul tema economico dal titolo “Un’economia senza muraglia”, dove, a partire da un quadro introduttivo dell’economista Giorgio Prodi, membro del comitato scientifico di Osservatorio Asia, si aprirà un dibattito sulle esperienze che hanno portato alcuni noti imprenditori marchigiani sulla via della Cina e alcuni imprenditori cinesi sul territorio fermano-maceratese, spesso trascurato rispetto all’attenzione mediatica rivolta al pratese. In particolare, alla tavola rotonda coordinata da Marco Marcatili, giornalista economico collaboratore de Il Sole 24 Ore, prenderanno parte Cao Ying (Candy’s International), Cleto Sagripanti (Manas), Lu Yi Fan (Essegi Mondo Moda), Francesco Pagliarini (Faam), Leonardo Minnozzi (Fonderia Minnozzi), Chen Rui Ling (Soluzioni Europa Asia).